La SAT in Nepal, così il sentiero diventa mezzo di pace e di sviluppo

Volontari trentini insegnano alla popolazione locale come si progettano e realizzano. Una forma di turismo dolce che aiuta lo sviluppo. L'idea di una roveretana che si è trasferita nel Paese asiatico

Contribuire ad un turismo sostenibile che porti effettivi benefici alle comunita' devastate dal terremoto del 2015 e permetta a chi percorre i sentieri di farlo in sicurezza.

E' nato con questo intento, in Nepal, un progetto di mappatura e identificazione dei sentieri nella zona di Malanci, vicino a Katmandu. Progetto al quale partecipa attivamente anche la SAT centrale che che con le autorità locali ha intavolato una proficua collaborazione, insegnando alla popolazione locale come si realizza e si cura un sentiero.

L'idea è di Rabindra Aryal, nepalese ed ex-combattente maoista,   e Federica Riccadonna, roveretana con la passione per il viaggio.

Entrambi hanno dato vita in Nepal alla Garima voyage, dove Garima significa dignità e dove il il viaggio è inteso come mezzo per restituire dignità alla popolazione, rispettando valori e cultura del territorio.