Tra i pendolari della Valsugana più controlli sì, ma per chi non paga

Aumentano le misure di sicurezza sui treni della Valsugana. Oltre alle squadre di vigilanza, a bordo dovrebbero arrivare in futuro anche guardie giurate. Ma qual è la percezione della gente? Siamo andati a vedere

Alla stazione di Trento, come a Borgo, controllano i biglietti uno a uno prima di far salire i passeggeri. E' il principale filtro di controllo sulla ferrovia della Valsugana, ma non nelle stazioni minori: non ci sono i mezzi per farlo. Il treno delle 17.40 è il primo che, da ieri (n.b. lunedì 10 dicembre), collega Trento direttamente a Pergine.

In futuro, per volontà della Provincia, a bordo dovrebbero arrivare anche delle guardie giurate. Qui, e sulla linea per Malé, in tutto 12.000 passeggeri al giorno. Di aggressioni vere e proprie ne è stata denunciata una negli ultimi tre anni. Ma a sentire chi è sul treno, sicurezza significa soprattutto una cosa: arginare le reazioni di chi non paga il biglietto. 

Il problema è segnalato soprattutto la sera e nei fine settimana. Sulla linea per Malé, la mattina. Opinioni contrastanti, sull'utilità dei vigilantes.

Scesi a Pergine, in stazione non ci sono filtri. Ma i commercianti raccontano che la sicurezza è aumentata, dopo che è stato assicurato un presidio a turno, di una guardia o di un addetto di Trentino Trasporti o delle forze dell'ordine.