Una fabbrica per trasformare i rifiuti in plastica biodegradabile

Un obiettivo ambizioso: trasformare i rifiuti organici in bioplastica. Il primo stabilimento potrebbe sorgere in Trentino, a Rovereto

Produrre platica biodegradabile dai rifiuti organici. Sembra il sogno più spinto di ogni ambientalista, è invece una realtà che già esiste. Al momento in Italia la trasformazione, grazie all'uso di speciali batteri che digeriscono i rifiuti, avviene in un mini impianto in provincia di Treviso, ma è in Trentino che potrebbe sorgere in futuro un impianto di dimensioni industriali. Il modello a cui si guarda è il biogassificatore di Navicello a Rovereto, come dice Mauro Maione, docente di impianti chimici alla Sapienza di Roma.
Il Trentino è infatti uno dei cinque territori cluster individuati in tutt'Europa dal programma Horizon 2020. La sua peculiarità è rinunire in un un'area ristretta università, industria e pubbliche amministrazioni d'eccellenza, oltre a una raccolta differenziata seconda a nessuno in Europa, ha spiegato Giovanni Gatti, dirigente dell'Agenzia provinciale per la depurazione. Il progetto è in fase di sperimentazione, e bisognerà aspettare ancora qualche anno, ma in Trentino le premesse ci sono tutte