Associazioni contro Provincia per l'incontro "donne e uomini" del 22 marzo

Laici del Trentino, Anpi, Arcigay, Non Una di Meno e altre organizzazioni contestano i relatori che interverranno: "nessuna base scientifica e nessuna possibilità di confronto", dicono

Trento-Verona, direzione medioevo. 

È lo slogan scelto da Laici del Trentino, Arcigay, Anpi, Non Una di Meno e altre associazioni per contestare l'incontro "Donne e Uomini" organizzato dalla Provincia di Trento il 22 marzo e il Congresso mondiale delle famiglie, che si terrà a Verona il 30 dello stesso mese.

Manifestazioni unite dal filo rosso dell'attacco ai diritti civili e delle donne e da un approccio antiscientifico, dice Claudia Merighi.

"Un ritorno al passato - afferma l'esponente dei laici - che noi non accettiamo, un'idea, una narrazione, di donne che devono stare a casa e fare figli, e di una famiglia che è assolutamente patriarcale e mi viene da dire quasi ottocentesca".

"Critiche che ci fanno sorridere", replica l'assessore Bisesti, secondo cui durante l'icontro trentino il tema delle differenze di genere "sarà affrontato con serietà e un'impostazione non di parte".

Le associaizoni tornano anche sui corsi all'educazione di genere nelle scuole, ufficialmente sospesi alla fine del 2018 in attesa di verifiche.

"Chi ha lavorato per anni sui corsi di formazione e di educazione di genere - è sempre Merighi a parlare - sta ancora aspettando una risposta. Ecco la risposta è il 22 ed è una risposta che non ci piace assolutamente".

Risposta ulteriore arriva dall'assessora Stefania Segnana, che conferma di non aver incontrato le formatrici e di fatto ufficializza l'annullamento dei corsi per questo anno scolastico.

"Stiamo predisponendo nuovi corsi - spiega - che fra un paio di mesi presenteremo, proprio per il prossimo anno scolastico".