Alcide Degasperi inedito, sei mila lettere on-line

Emerge un Degasperi talvolta severo, duro; ogni tanto preoccupato. Anche ironico, come quando scrive ad Andreotti: "Quando sarete diventati saggi, capirete che avevo ragione. Ma sarà troppo tardi".

Un Degasperi diverso da quello che ci è stato consegnato dalla documentazione storica. Un Alcide Degasperi anche inedito. Tutto ciò attraverso le migliaia di lettere che lo Statista trentino ha scritto nel corso dei decenni che lo hanno vista protagonista: prima parlamentare a Vienna, poi a Roma. Antifascista dichiarato: prima arrestato, poi umile dipendente della Biblioteca Vaticana.

Infine, l’uomo di Stato, il costituente, il Presidente del Consiglio, il viaggio negli Stati Uniti, l’intervento alla Conferenza di pace di Parigi (“Prendendo la parola in questo Consesso mondiale, sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me". VEDI VIDEO)

L'intero epistolario di Degasperi viene ora messo on-line. Sono sei mila lettere (1.300 quelle pubblicate finora), provenienti da 106 archivi di ben nove nazioni diverse.

L'iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Roma, al Quirinale, alla Presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.  

Un progetto reso possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, la Fondazione Bruno Kessler, l’Istituto Luigi Sturzo di Roma, la Fondazione Museo Storico del Trentino e la famiglia De Gasperi.

"Le lettere ci permettono di passare dall'altro lato della scrivania", spiega Marco Odorizzi, direttore della Fondazione trentina Alcide De Gasperi. "Ci consentono di vedere come Degasperi lavorava, come si preparava a costruire, in alcuni casi, la storia. Come riusciva a collaborare con personaggi come Nenni o Togliatti".

"Emerge un Degasperi tavolta severo, duro; ogni tanto preoccupato. Le lettere riportano anche il clima del tempo. Emerge la determinazione dell'uomo, emergono anche i sogni rimasti aperti".


Il Degasperi uomo di governo, leader di partito, il fondatore dell'Europa, lo statista. 

Ma anche l' "uomo Degasperi". Visto attraverso le sue lettere - scrittura immediata, forte, rigorosa - per comprenderne la personalità, la dirittura morale, l'uomo di fede, ma rispettoso della laicità dello Stato.
 
"Ha senso continuare a scavare nel nostro passato. Non certo per un diletto quasi ozioso, ma perché è lì nelle pieghe della storia che possiamo trovare spunti su cui oggi metterci a costruire", aggiunge il direttore Odorizzi (vedi intervista nel VIDEO).

"Conoscere Degasperi vuol dire conoscere un modo di fare politica che forse abbiamo in parte dimenticato. Vuol dire compiere un viaggio alle origini del pensiero democratico e al pensiero politico che sta dietro alla nostra democrazia".

Tra le lettere più curiose, quella - inedita - a Giulio Andreotti, giovanissimo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Una lettera dell'ottobre 1952. Scrive Degasperi, con una punta di ironia: "Quando sarete diventati saggi, capirete che avevo ragione. Ma sarà troppo tardi."