Matteo Franceschini, compositore trentino premiato dalla Biennale

Il 3 ottobre sarà premiato con il Leone d'argento per la musica. Il sindaco di Trento lo ha ringraziato a nome della città

Matteo Franceschini vive e lavora a Parigi da 15 anni, ma il legame con il Trentino non si è mai interrotto. Figlio di Armando, l'ex direttore del Conservatorio di Trento, Matteo ha costruito la sua carriera di compositore con un orizzonte internazionale fino al prestigioso riconoscimento della Biennale di Venezia che il 3 ottobre nell'àmbito del 63mo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, gli consegnerà il Leone d'Argento per la musica.
In quell'occasione verrà eseguito "Songbook", che unisce un quartetto rock, un ensemble classico amplificato e il live electronics. Il progetto firmato da Matteo Franceschini, è realizzato incrociando gli interpreti dell’Icarus Ensemble e del Cantus Ensemble di Zagabria. Ultimo tassello di un trittico intitolato Live che, dice Franceschini, intende unire ”la complessità, profondità e ricchezza della scrittura contemporanea (la pagina ‘scritta’) con l’energia ‘illimitata’, l’impatto visionario e la ricerca costante di nuove sonorità proprie di un electro-rock live set”.

Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e l'assessore Corrado Bungaro hanno voluto ringraziare a nome della città Matteo Franceschini, che ha illustrato i suoi progetti futuri. "Un’occasione semplice per dire grazie ad un ambasciatore trentino della cultura nel mondo".