Domani al voto con le Europee, le suppletive e le elezioni in 5 Comuni

Intanto ieri si è chiusa la campagna elettorale con l'ultimo appello dei partiti

Ieri ultime ore di campagna elettorale, prima del sabato di silenzio. Domani, domenica 26 maggio, la chiamata al voto sarà per circa 453.000 trentini, per le Europee. Circa 310.000 per le suppletive nei collegi di Trento e della Valsugana.

Nell'ultimo giorno di campagna elettorale, il Movimento 5 Stelle (che ha previsto la chiusura a Levico con tutti i candidati)  ha puntato il dito contro la Giunta provinciale a guida leghista, diffondendo una lettera dell'assessore alla Sanità, Stefania Segnana, all'azienda sanitaria trentina. "Da qui al 2023 saranno tagliati 120 milioni alla sanità", ha riferito il consigliere provinciale, Filippo Degasperi. Che ha presentato un'interrogazione.

Contrazione delle risorse confermata dall'assessore, secondo la quale sarà però l'azienda saniitaria a valutare dove intervenire. 

Insieme ai 5 Stelle, anche il Pd ha contestato l'iniziativa. La segretaria provinciale, Lucia Maestri, ha riunito le candidate trentine alle Europee e alle suppletive. Sottolineando la convinzione che il centrodestra, in Provincia, stia smantellando tutte le politiche a favore della parità di genere. Per questo il centrosinistra chiede, domenica, un doppio voto di discontinuità.

La Sinistra ha già chiuso ieri la sua campagna con una festa in piazza Lodron, a Trento. 

Il centrodestra unito si riconosce invece nell'azione della Giunta Fugatti, e immagina un nuovo governo nazionale senza i 5 Stelle ma con Forza Italia e Fratelli d'Italia accanto alla Lega.
Anche per questo i tre partiti, insieme a Civica Trentina, hanno lanciato un appello al voto domenica: "Come diceva Bossi - ha affermato il coordinatore di Forza Italia, Maurizio Perego - c'è un idem sentire che tiene insieme il nostro popolo".
 
Si voti pensando all'Europa, ha detto infine Ugo Rossi dal Patt, che sostiene la Stella Alpina e invoca un futuro" diverso da chi, come Salvini, vuole tornare al primato degli Stati nazionali".