Cammino di San Vili, cresce l'interesse tra i moderni pellegrini

A piedi da Trento alla Val Rendena sulle orme di San Vigilio. Almeno 300 in questo primo anno. Tanto che le strutture convenzionate sono raddoppiate: da 15 a 30

Eccoli, Elia Frosini e Maria Cartesi, i pionieri del Cammino di San Vili
"Noi siamo amanti di questi cammini perché uniscono l'aspetto di fede, l'aspetto ambientale e naturalistico a quello fisico perché c'è da portarsi la casa sulle spalle per una settimana"
110 km di sentieri, santuari e paesi abbarbicati sui pendii tra Trento e la Val Rendena, il percorso che nel 400 l'allora vescovo San Vigilio seguì per evangelizzare le terre pagane del Trentino. 
"Sono questi i luoghi che la gente apprezza perché è fuori dai viaggi classici"
Maura Gasperi è la coordinatrice del progetto. I cartelli risalgono al 1988, ma la rete delle strutture convenzionate col timbro e la tessera del pellegrino è stata attivata solo quest'anno. ​Licia Busatti gestisce un B&B e un'osteria Stenico
"Ho visto coppie ma anche colleghi. Ho visto zie e nipoti. Ho visto di tutto"
Stimano siano 300 i novelli pellegrini che nel 2019 hanno battuto questi sentieri. 
"Questo è mio fratello. E abbiamo incontrato questi due giovincelli da Belluno. E probabilmente faremo l'intero cammino insieme"
Nadia è di Varese. Lavora a Londra e aveva bisogno di staccare, racconta.
Quanti kg porti in spalla?
"11, 12, più di 10 sicuramente"
Di strada San Vili ne deve ancora fare per raggiungere fama del cammino di Santiago o della via Francigena. Ma a loro, ai pionieri, poco importa. Anzi.
"E' un momento per riflettere, dà tempo per pensare, per pregare per chi ci crede. Per riconnettersi alla natura vera"