Virtual Arch, visita virtuale alle antiche miniere d'argento del Calisio
Il progetto europeo per valorizzare i beni archeologici di più difficile fruizione, sviluppato in Trentino da Soprintendenza, Fbk ed Ecomuseo Argentario
Valorizzare il patrimonio archeologico difficilmente accessibile al pubblico, quello sommerso, non visibile o comunque poco conosciuto, grazie all'uso della tecnologia.
E' l'obiettivo del progetto Virtual Arch, che mette insieme una decina di realtà di tutta Europa.
Il soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico illustra quali siano le diverse tipologie di siti: "per quanto riguarda i paesi del centro europa e nord europa - spiega - si tratta anche proprio di località che sono state sepolte dalle torbiere, oppure in un caso a sud, nel mediterraneo, di una città sommersa. Nel nostro caso invece miniere".
In particolare si tratta delle miniere d'argento del Calisio, attive fin dalla fine del XII secolo. Grazie al progetto, frutto della collaborazione tra Soprintendenza, Fbk ed Ecomuseo Argentario, è stato possibile creare un database geolocalizzato e predisporre dei nuovi pannelli informativi. Inoltre, nelle prossime settimane, verrà rilasciata un'app che permetterà una visita virtuale in 3D alle miniere.
"L'archeologia - commenta Marzatico - ha avuto uno sviluppo da questo punto di vista enorme. La possibilità di ricorrere alle ricostruzioni virtuali, alle visite virtuali, anche delle mummie, piuttosto che alla ricostruzione degli edifici nella loro completezza ha aperto delle possibilità interpretative e di comprensione prima inimmaginabili".
E' l'obiettivo del progetto Virtual Arch, che mette insieme una decina di realtà di tutta Europa.
Il soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico illustra quali siano le diverse tipologie di siti: "per quanto riguarda i paesi del centro europa e nord europa - spiega - si tratta anche proprio di località che sono state sepolte dalle torbiere, oppure in un caso a sud, nel mediterraneo, di una città sommersa. Nel nostro caso invece miniere".
In particolare si tratta delle miniere d'argento del Calisio, attive fin dalla fine del XII secolo. Grazie al progetto, frutto della collaborazione tra Soprintendenza, Fbk ed Ecomuseo Argentario, è stato possibile creare un database geolocalizzato e predisporre dei nuovi pannelli informativi. Inoltre, nelle prossime settimane, verrà rilasciata un'app che permetterà una visita virtuale in 3D alle miniere.
"L'archeologia - commenta Marzatico - ha avuto uno sviluppo da questo punto di vista enorme. La possibilità di ricorrere alle ricostruzioni virtuali, alle visite virtuali, anche delle mummie, piuttosto che alla ricostruzione degli edifici nella loro completezza ha aperto delle possibilità interpretative e di comprensione prima inimmaginabili".