Non poteva cantare in curdo. L'appello di Serhat "Fermate la guerra"
Serhat Akbal è un turco di origini curde. Vive ora a Rovereto. "Noi curdi subiamo la guerra da decenni - racconta - fermate Erdogan"
Perfino le parole d'amore erano bandite. E così Serhat nove anni fa ha lasciato Silopi - là dove la Turchia confina con Iraq e Siria - per raggiungere l'Europa. E la libertà di cantare.Io volevo cantare nella lingua madre, il curdo, ma non potevo. E' stato sempre vietato, già essere un curdo in quel territorio è stato difficile
Ora vive a Rovereto, ha lo status di rifugiato. Ma i genitori, i fratelli sono ancora in Turchia.
L'offensiva dell'esercito di Erdogan non risparmia infatti le retrovie, i paesi turchi a maggioranza curda, accusati di simpatie verso il Rojava.La maggior parte dei parenti sono lì dove c'è guerra
Un'adolescenza di paesi dati alle fiamme, sparizioni forzate, cadaveri ritrovati in vasche di acido. E ancora una volta la storia sembra ripetersi per il popolo senza Stato tradito dall'Occidente.Noi siamo cresciuti non con i giocattoli come voi ma c'era guerra, coprifuoco in città. La mattina quando uscivamo vedevamo proiettili
Vorrei che i Paesi nel mondo si mettessero in mezzo per finire questa guerra perché è una guerra veramente sporca