L'Unicef proclama Trento "città amica dei bambini"

Molte le iniziative per festeggiare i 30 anni della Convenzione per i diritti dell'Infanzia. Agli studenti in regalo delle borracce di alluminio riciclato per difendere l'ambiente

Letture di libri, mostre di disegni, momenti di gioco. Il Comune di Trento si è popolato di bambini e ragazzi in una giornata speciale: 30 anni dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
 
E per Trento, ha annunciato il sindaco Alessandro Andreatta, è arrivata anche la certificazione dell'Unicef "Città amica dei bambini".
 
Un impegno, quello per i piccoli, anche economico: nel 2018 il comune ha speso per i servizi all'infanzia e all'adolescenza oltre 29 milioni di euro, più di 13 milioni e mezzo solo per i nidi d’infanzia.
 
“Abbiamo esposto in Comune dei cartelloni con i diritti naturali dei bambini, come ad esempio il diritto alla strada, a sporcarsi, all’ozio”, spiega la pedagogista Magali Pladis. “Sono diritti che corrispondono a bisogni e risorse dei bambini. Oggi i bambini vivono ritmi troppo veloci, è giusto per loro recuperare un tempo disteso, lento, senza attività e strutture, per la relazione e l’ascolto”.
 
Intanto a Palazzo Thun, nella sala del Consiglio comunale lo scenario è insolito: sui banchi i giovanissimi. È la riunione dei Parlamentini delle scuole medie, ritrovo di 42 ragazzi delegati dai propri istituti che si confrontano sulle buone pratiche e le idee condivise dai loro coetanei.
 
E l'impegno dei giovani è anche per l'ambiente: l'ultimo passo, la consegna di borracce di alluminio (realizzate da Comune di Trento e Dolomiti Energia) per sostituire le bottigliette di plastica a scuola. Agli istituti comprensivi di Trento ne verranno consegnate 9.900.