Presentato a Trento il libro di Marazziti sui corridoi umanitari

“Porte aperte. L’Italia che non ha paura”: è stato presentato alla libreria Ancora di Trento il libro sui corridoi umanitari di Mario Marazziti, uno dei fondatori della Comunità di Sant'Egidio

Mentre il Trentino si appresta ad ospitare sei profughi dal Libano, grazie ad un corridoio umanitario, l’Arcivescovo di Trento ha presieduto una celebrazione per ricordare tutte le vittime nel Mediterraneo tra coloro che cercano di raggiungere le nostre coste. Un momento di preghiera, ma anche per sottolineare la necessità di trovare soluzioni nuove ed evitare nuove tragedie. 

Uno degli strumenti più importanti, da questo punto di vista, sono proprio i corridoi umanitari che garantiscono viaggi più sicuri, un arrivo organizzato e condiviso direttamente dalle realtà della società civile. In Trentino sono una sessantina i profughi siriani giunti attraverso i corridoi umanitari.

Titolo chiaro, quello del libro di Mario Marazziti:  “Porte aperte. L’Italia che non ha paura”. Sono tantissime le persone che non hanno paura di accogliere, ha sottolineato il vescovo Tisi che ha pure evidenziato come “anche in Trentino (dove esiste un eccesso di lamentazione, neanche fossimo in un campo profughi) sono però sempre di più coloro che comprendono l’imbroglio, le narrazioni surreali e ideologiche, che nulla hanno a che fare con la realtà”. Un libro sugli italiani - ha concluso Marazziti - “persone di ogni tipo, buone, che “non accettano la disumanità. Italiani che hanno dato piccola disponibilità e a cui si è moltiplicata la vita”. Libro sugli italiani e sul Trentino a cui è dedicato un intero capitolo.  

Intanto, come si diceva, una famiglia libanese di sei persone sarà accolta in Trentino proprio grazie a un corridoio umanitario organizzato dal governo italiano con la Cei e la Comunità di Sant'Egidio. L'iniziativa è stata approvata dalla Giunta Fugatti.