La notte di Predazzo illuminata dai fuochi di S.Martino

La tradizione si ripete da tempi antichissimi ogni 11 novembre. Segna la fine della stagione agricola

Le fiamme si alzano alte verso il cielo, la notte si illumina con i fuochi di san Martino. Una festa che ha origini antichissime, che si ripete ogni anno a Predazzo l'11 novembre. 
Segna il ciclo delle stagioni, la chiusura della stagione agricola. Per le comunità rurali era il giorno del regolamento dei conti, il giorno in cui si pagavano gli affitti, si riscuotevano i debiti e la regola feudale distribuiva ai "Vicini le regalìe" ossia i proventi della vendita del legname.  
Cinque falò, cinque come i rioni. La raccolta della legna tiene impegnati per diverse settimane i giovani della valle.
E mentre i falò illuminano i fianchi delle montagne che circondano il paese, loro danzano, agitando vecchie scope infuocate.
Scendono poi piano piano verso il paese accompagnati dai suoni ancestrali dei campanacci delle mucche e dei corni di vacca o di capra.