Mio fratello mi voleva uccidere perché sono omosessuale

Parla Fulvio Cipriani, vittima di una brutale aggressione con coltello a Borgo Valsugana. "Mio fratello e mio padre, dice, mi maltrattavano da anni"

Parla, ai microfoni Rai, Fulvio Cipriani l'uomo di 53 anni aggredito con una coltellata alla gola dal fratello Teddy pochi giorni fa a Borgo Valsugana.

Racconta di due anni e mezzo di vessazioni da parte del fratello Teddy, 49 anni, e del padre, 78enne. "Non digerivano - dice -  la mia omosessualità".

Fulvio aveva trovato rifugio nella casa protetta di un'associazione fuori dal Trentino, ma la settimana scorsa è tornato a Borgo, ospite di un'amica, quando il fratello Teddy lo ha colpito con il coltello sotto casa di lei, con l'intenzione - spiega - di uccidermi. "Era un colpo mirato - dice - non ho dubbi".

"Non ho il coraggio di guardare la ferita - aggiunge - ma a fare ancora più male sono le umiliazioni di mesi recluso in camera mia, per non incappare nelle loro angherie".

Teddy Cipriani ora è in carcere a Trento, con l'accusa di tentato omicidio.