L'aquila trentina del Bondone liberata a Malga Campo

Aveva dovuto ricorrere alle cure della Forestale e della Lipu il maschio di aquila reale della coppia che controlla la zona fra Stivo e Bondone nel Trentino occidentale. Sta bene, ma ha tracce di avvelenamento da piombo

E' un momento indimenticabile quello del ritorno in libertà di un animale selvatico.
A Malga Campo sopra Drena, i forestali e la Lipu hanno liberato un maschio di aquila reale in buona salute ma un po' troppo ingorda. Dopo aver ingoiato un'intera gallina predata in un pollaio di Drena, non era più riuscita a riprendere il volo. La forestale di Riva del Garda la ha affidata alla Lipu prima di riportarla a casa. :

Poter ridare la libertà a un esemplare, dice  Lorenzo Valenti sostituto direttore della Forestale di Riva del Garda e Rovereto,  fa parte delle nostre competenze ed è sicuramente un momento di grande soddisfazione

Quella liberata fa parte della coppia di aquile che controlla il territorio fra Bondone e Monte Stivo. In Trentino vivono fra le cinquanta e le settanta coppie di aquile reali. La vera minaccia per la loro sopravvivenza, è l'avvelenamento da piombo spiega Sergio Merz della Lipu:

Abbiamo fatto gli esami del sangue per vedere la presenza di piombo nel sangue, che è uno dei pericoli più gravi per le aquile. Si tratta del saturnismo: le aquile si nutrono specialmente in inverno di carcasse abbattute dai cacciatori contenenti il piombo dei proiettili. Se il tasso è troppo elevato provoca la morte degli animali.

Una soluzione potrebbe essere quella di usare proiettili in acciaio, spiega il forestale Valenti:

Già da anni le prescrizioni tecniche della Provincia di Trento indicano come preferibile l'utilizzo di munizioni non tossiche non a base di piombo.