Soccorritori a Pinzolo. Sugli sci per un giorno, volontari tutto l'anno

Oltre 500 volontari del soccorso e trasporto infermi da tutta Italia si sono ritrovati a Pinzolo per i campionati italiani di sci

Rino è un volontario della Croce bianca di Tuenno e in poche parole spiega il senso del volontariato. Lui, come gli altri 500, che si sono ritrovati a Pinzolo per il 23esimo campionato italiano di sci, operano come soccorritori e trasporto infermi in molte regioni italiane. Sulle nevi della val Rendena per confrontarsi in amicizia sugli sci sono arrivati volontari di oltre 40 associazioni.

Quando il risultato non conta ma ciò che vale davvero è esserci per guardarsi in faccia, per conoscersi e per scambiare esperienze di volontariato. Un'iniziativa voluta 23 anni fa dall'allora presidente del gruppo di Pinzolo Pietro Maturi per ricordare un volontario e un amico, Claudio Maturi, e che prosegue grazie all'impegno del locale gruppo di soccorso guidato da Antonio Caola

Nutrita la schiera di soccorritori trentini uomini ma anche donne come Adriana salita a Pinzolo da Castel Tesino, volontaria da 18 anni. 

Tutti in pista e non necessariamente con l'ultimo modello di sci ai piedi come Mauro, volontario della Stella d'oro di Ala. 

Un servizio, quello del trasporto infermi e del primo soccorso, che nella catena del servizio sanitario di emergenza rappresenta un elemento fondamentale. Eppure ambulanze ed attrezzature richiedono un costo e molto spesso trovano ossigeno nei cittadini e nelle aziende disposti a sostenere questo impegno.