Femminicidi, un posto vuoto in chiesa per chiedere un cambiamento culturale

L'iniziativa della Diocesi trentina e dell'Osservatorio interreligioso sulle violenze alle donne

Il coronavirus non spaventa i fedeli nelle chiese trentine. Acquasantiere vuote, scambio del segno di pace per ora sconsigliato, ma la prima domenica di Quaresima ha richiamato comunque tanti fedeli, come nella chiesa di Cristo Re a Trento.

Quaresima che ha preso il via con un'importante iniziativa della Diocesi che punta a far riflettere su un'emergenza che non porta il nome di un virus, ma quello forse più allarmante di femminicidio: un posto vuoto in ogni chiesa con un drappo rosso e una scritta per ricordare le donne che non hanno più un ruolo nella società perché uccise da un uomo, per dire che l'amore non è possesso, per chiedere a tutti un cambiamento culturale e di riconoscere pari dignità di genere, senza proclami ma con gesti concreti. 

Nel servizio le parole di don Francesco Viganò, vice parroco della chiesa di Cristo Re a Trento e delle parrocchiane Ornella Bernasconi e Marina Cindolo.