Un museo della quarantena, in mostra gli oggetti del lockdown

Dal cavatappi alla caffettiera, tutti gli oggetti della vita quotidiana che ci hanno accompagnato durante i lunghi giorni dell'isolamento domestico. L'iniziativa del museo Diocesano di Trento

Un patrimonio che per la direttrice del Diocesano, Domenica Primerano, non deve andare perduto, soprattutto per le preziose riflessioni da conservare per il futuro. È quello formato dagli oggetti che ci hanno accompagnato durante i lunghi giorni del lockdown, senza uscire da casa. Per qualcuno è stato il cavatappi, simbolo si una socialità sospesa attorno a un bicchiere di vino, per qualcun altro un ebook, strumento miracoloso per continuare a leggere mentre le librerie erano chiuse.
E così ora il museo Diocesano, che ha organizzato la raccolta degli oggetti - basta una foto e una scheda descrittiva - pensa di allestire una mostra in piazza Duomo a Trento. Dei fili per il bucato su cui appendere le stampe.
Chiunque può contribuire ad arricchire la collezione, che conta già più di cento oggetti, mandando foto e scheda del proprio oggetto al museo, attraverso il sito o la pagina Facebook.