L'addio di Paolo Bordon all'azienda sanitaria trentina
Dal 13 luglio andrà a dirigere la sanità bolognese. Sulla mancata conferma in provincia di Trento dice: "E' facile lavorare insieme nell'emergenza, più complesso sul lungo medio periodo. Ma non ne ho mai fatto un problema di appartenenza politica"
di Elisa Dossi
Un odontoiatra si è messo a fare tamponi perché chiamato durante l'emergenza
Rivendica il lavoro di squadra nell'emergenza covid e in questi 4 anni e mezzo il direttore dell'azienda sanitaria Paolo Bordon. Lavoro che ha consentito di digitalizzare e ammodernare la sanità. Racconta, a inizio 2020, le prime ordinazioni di respiratori, mentre il Covid si radicava Lombardia:
Purtroppo molte di queste persone hanno frequentato il Trentino e da lì ci sono stati i primi problemi
500 i ricoveri nei giorni di picco, oltre 80 i pazienti finiti in rianimazione. Dal 13 luglio Bordon andrà a dirigere l'azienda sanitaria di Bologna. Dal Trentino, la mancata conferma per l'anno prossimo:
L'assessora Segnana ha fatto presente che lei è legato all'ex presidente Ugo Rossi...
Non li conoscevo, ho fatto una selezione. Dal mio punto di vista non c'è mai stato alcun problema, ho lavorato bene con Rossi e con Fugatti .
E' facile lavorare nell'emergenza, ci si compatta, più complesso lavorare a medio-lungo termine ipotizzando scenari nuovi.
Ma non ne faccio problema di appartenenza
Ecco, la progettualità. Che, fa intendere, al momento non è chiara. L'idea, spiega, prevedeva di puntare su giovani medici che gravitino tra le valli e Trento e lui dice di non speigarsi come mai l'assessora Segnana sostenga di avere altre vedute sulla sanità nelle valli.
A me scelte diverse non sono state presentate