Dopo il coronavirus l'asilo si fa in tenda

È la soluzione trovata da un nido di Caldonazzo per rispondere a tutte le richieste delle famiglie. La tenda è stata donata per l'estate dal Villaggio Sos

Sole o pioggia, le attività si fanno all'aperto. Il Coronavirus ha cambiato i protocolli anche nei nidi di infanzia dove le regole prevedono: piccoli gruppi, educatrici fisse, spazi più ampi.
Così, per rispondere a tutte le 24 richieste delle famiglie di Caldonazzo, il nido della cooperativa Città futura ha allestito - insieme al Comune - un'aula all'aperto. Non una stanza vera e propria, bensì una tenda.

Una soluzione possibile grazie alla generosità del Villaggio Sos, che a causa dell'emergenza sanitaria quest'estate non potrà accogliere che un decimo dei 1200 ragazzi in difficoltà, da 14 nazioni diverse, che ogni anno affollano il campeggio sulle rive del lago di Caldonazzo. 


Nel servizio le interviste alla vicesindaco di Caldonazzo, Elisabetta Wolf, Denise Daddi, pedagogista di Città Futura e Carmen Eberle, del villaggio Sos.