Dentro la centrale Covid, "così blocchiamo i contatti dei positivi"

Centinaia di telefonate al giorno, per rintracciare le persone venute in contatto con un contagiato. Ma anche per raccogliere segnalazioni da medici di base, pediatri, scuole e medici del lavoro

Telefonate che arrivano senza sosta. Centinaia ogni giorno. Partono da qui, dalla Centrale Covid dell'azienda sanitaria trentina. Una centrale nata già in febbraio per tracciare i contatti dei primi positivi. Allora arrivavano dalla cina, oggi si contagiano in Trentino. Otto operatori per turno: raccolgono le segnalazioni di casi sospetti da medici di base, pediatri, aziende, e i risultati dei tamponi.

Ed è sempre da qui che vengono gestite le quarantene, fissati i tamponi per l'uscita, ma soprattutto rintracciati tutti i contatti stretti per bloccare i focolai. Contatti che in media vanno dai 10 ai 50 per ogni positivo.

Un lavoro imponente, ma che trova in affanno rispetto alle domande dei cittadini. "Servirebbero più linee telefoniche", dice la Dott.ssa Maria Grazia Zuccali, del dipartimento Prevenzione.

Per ora la situazione è sotto controllo, spiega l'assessore alla salute,Stefania Segnana che - dopo le misure prese per Cembra Lisignago - esclude la creazione di altre zone rosse in Trentino.