Alto Adige, linea dura: ristoranti e negozi chiusi dalle 18

Ordinanza, da sabato, con restrizioni alle attività del tempo libero. Bar chiusi sabato e domenica. Chiusi anche cinema e teatri

Sabato e domenica stop totale a bar, pasticcerie e gelaterie (in un primo tempo sembrava valesse tutti i giorni, poi è stato chiarito che la chiusura vale solo nei fine settimana).
E poi chiusura alle 18 per i ristoranti e per tutti negozi non alimentari. Sospese le attività di cinema e teatri. Sport amatoriale ammesso solo se praticato individualmente.
Il coprifuoco scatterà un'ora prima, dalle 22 fino alle 5.
Sono le nuove restrizioni che il presidente altoatesino Kompatscher si appresta a introdurre con una nuova ordinanza, che sarà firmata domani ed entrerà in vigore sabato. "Seguiamo l'esempio di Austria e Germania, andando oltre l'ultimo decreto Conte", ha detto Kompatscher. "La situazione del contagio sta peggiorando: serve una stretta sul tempo libero per salvaguardare il lavoro e la scuola".

Il dietrofront pare legato a ragioni di opportunità più che per un possibile scontro istituzionale con Roma, che non ha escluso l'impugnazione dell'ordinanza provinciale emanata domenica.
Gli esercenti altoatesini, tenendo aperto per qualche ora in più rispetto ai colleghi del resto d'Italia, rischierebbero di essere esclusi dai risarcimenti governativi. Con i clienti in calo per la paura del contagio, i rimborsi del decreto ristori rappresentano una garanza più solida.
Saranno previste misure ancora più stringenti per cinque comuni focolaio, sul modello già adottato per Sesto e Monguelfo. 
Sotto osservazione Laives, Sarentino, Racines, Malles e Campo di Trens.