Scuola, da lunedì anche in Trentino didattica a distanza alle superiori

E' previsto dalla normativa nazionale che ha inserito il Trentino nella zona gialla di rischio Covid: la Provincia chiede però di lasciare la didattica in presenza al 50%. Per ora, però, non sono previste deroghe

Ultime ore sui banchi, nelle scuole superiori del Trentino: da lunedì niente didattica in presenza, dopo l'ultimo decreto del presidente del Consiglio Conte, che ha inserito la provincia nelle zone gialle. A piazza Dante si lavora per rispettare questa disposizione d'emergenza, attraverso una serie di riunioni tecniche (a partire da quella con i presidi) per pianificare il ritorno alla didattica a distanza. Ma l'obiettivo politico è di ottenere una soluzione meno drastica. 

L'ultimo Dpcm non lo prevede, ma la Giunta provinciale vorrebbe mantenere il 50% delle lezioni in presenza. "Siamo attrezzati per farlo", sostiene l'assessore all'Istruzione, Mirko Bisesti. Nel piano B anche il tentativo di sfruttare in maniera estensiva la deroga prevista per le attività pratiche e di laboratorio.

In generale, essere in zona gialla, significa che da venerdì 6 novembre non si potrà circolare di notte, dalle 22 alle 5, senza un motivo valido, come accade in tutta Italia. Bar e ristoranti chiusi dalle 18, ma con possibilità del servizio d'asporto fino alle 22. E centri commerciali chiusi nei festivi e nei prefestivi. E' il gradino più basso di allerta, ma che sarà legato all'andamento dei contagi.