"Vaccino agli over 80 da inizio febbraio. Bene la curva dopo Natale"
"Se le consegne saranno rispettate, partiremo prima con gli over 80 e poi toccherà agli ultrasettantenni". Fiducioso il direttore generale Apss Pier Paolo Benetollo, che loda i trentini: "Hanno dimostrato responsabilità durante le feste"
I ricoveri sono in calo, ma per tornare alla normalità sanitaria serve vaccinare al più presto la popolazione anziana. Lo sottolinea il direttore dell'Azienda Sanitaria trentina Pier Paolo Benetollo: "Se è confermata la fornitura che ci stiamo aspettando, se le cose vanno bene questa settimana - premette - a inizio febbraio dovremmo essere in grado di cominciare la vaccinazione degli ultraottantenni, quelli che richiedono più cure ospedaliere".
I trentini si sono comportati bene durante le feste di Natale, dice Benetollo, e lo dimostra l'andamento della curva. Sul ricalcolo dei decessi l'azienda conferma le comunicazioni incomplete da parte di due Rsa tra novembre e dicembre.
Occasione per discutere di questi temi è stata la presentazione a Bosentino dell'associazione "Pronti Qua", a favore dei pazienti affetti da tumore cerebrale.
Malati gravi per i quali le terapie non si sono mai interrotte, neanche nei momenti più critici della pandemia. "Abbiamo aumentato il numero di pazienti trattati al di fuori del territorio provinciale - osserva Silvio Sarubbo, direttore dell'unità operativa di Neurochirurgia del Santa Chiara - non c'è stato alcun tipo di ritardo o di mancanza nel percorso di cura".
I trentini si sono comportati bene durante le feste di Natale, dice Benetollo, e lo dimostra l'andamento della curva. Sul ricalcolo dei decessi l'azienda conferma le comunicazioni incomplete da parte di due Rsa tra novembre e dicembre.
Occasione per discutere di questi temi è stata la presentazione a Bosentino dell'associazione "Pronti Qua", a favore dei pazienti affetti da tumore cerebrale.
Malati gravi per i quali le terapie non si sono mai interrotte, neanche nei momenti più critici della pandemia. "Abbiamo aumentato il numero di pazienti trattati al di fuori del territorio provinciale - osserva Silvio Sarubbo, direttore dell'unità operativa di Neurochirurgia del Santa Chiara - non c'è stato alcun tipo di ritardo o di mancanza nel percorso di cura".