La tragica serie dei femminicidi in Trentino

La morte di Deborah Saltori per mano del marito, Lorenzo Cattoni, segue purtroppo un copione tragicamente visto innumerevoli volte

In meno di due mesi in Italia già 16 casi: 16 donne dalla vita spezzata per mano di mariti, compagni o ex. Storie che non hanno età e nemmeno confini. Accade anche in Trentino. L'ultimo caso, quello di Deborah Saltori.

Avviene a meno di due mesi dall'omicidio d Agitu Ideo Gudeta, l'imprenditrice etiope uccisa barbaramente in valle dei Mocheni da un pastore ghanese che lavorava con lei.

Nel settembre 2019 il caso di Eleonora Perraro, 43 anni, massacrata a pugni e morsi a Nago Torbole. Sotto processo il marito Marco Manfrini.

Alba Chiara Baroni invece aveva solo 22 anni, quando il fidanzato Mattia Stanga le sparò prima di togliersi la vita. E' successo a Tenno nel 2017.

Un anno prima, nel 2015, altri due femminicidi. 

Uno sconvolse Trento: in via Marchetti, pieno centro storico, Claudio Rampanelli, uccise la compagna Laura Simonetti, di 53 anni. e poi anche la figlia di lei, Paola Ferrarese, allora 27enne. Dopo il duplice omicidio si tolse la vita. 

A Zivignago di Pergine, invece la morte di Carmela Morlino. Ad accoltellarla l'ex marito, Marco Quarta, già denunciato per maltrattamenti. Una tragedia avvenuta sul pianerottolo di casa, sotto gli occhi dei figli. Quarta è stato condannato a 30 anni di reclusione.


Un altro caso drammatico, quello di Lucia Bellucci. Nell'agosto 2013, l'ex fidanzato Vittorio Ciccolini, avvocato di successo, la convinse ad uscire a cena a Spiazzo Rendena prima di colpirla a morte e trasportare il corpo per un'intera notte sulla sua auto.
 
Storie di donne che per lo più hanno vissuto il loro incubo nel silenzio. "Abbiate il coraggio di chiedere aiuto", è ancora una volta l'invito dei centri anti violenza".