Il giro del lago di Garda a nuoto per dimenticare il Covid19

A 76 anni l'impresa del medico con una dedica alla sua ex società, la Rari Nantes di Trento: 140 chilometri in 14 tappe con partenza da Malcesine

Un tuffo nel lago di Garda che è una rinascita dopo l'incubo del Covid19. Camillo Carlucci, psichiatra trentino, bresciano di adozione, a 76 anni si è lanciato nel giro del lago a nuoto
Nuotare per ripartire, ma nella sua testa il ricordo della malattia è ancora vivido. Da quel 20 marzo 2020 quando, agli Spedali Civili di Brescia, al medico è stata diagnosticata la broncopolmonite interstiziale. "Finisco sotto un tendone, poi in un capannone. C'erano 50 brande, la mia era la numero 34", ricorda Carlucci. 
Quella appena iniziata è un'avventura di circa 140 chilometri, a dorso e stile libero; 14 tappe con partenza e arrivo a Malcesine, seguito da una barchetta a motore elettrico. 
Nuotare otto ore al giorno non è da tutti, ma il passato da agonista nella Rari Nantes di Trento è una buona garanzia di successo. E alla società trentina è dedicato anche il nome dell'impresa: "Rarus Natator".
Bracciata dopo bracciata, nelle due settimane che trascorrerà a mollo, lo psichiatra vuole anche dimostrare l'importanza dell'invecchiamento in salute, non solo per combattere il Covid. "Non bisogna lasciarsi andare come succede nella terza età, quando molti stanno davanti alla tv e l'unico movimento che fanno è quello del pollice per cambiare canale", sottolinea il medico.
E l'anno prossimo l'obiettivo è aprire l'iniziativa al pubblico, per promuovere il turismo sostenibile sul Garda e raccogliere fondi per beneficenza.