L'ex convento dell'Inviolata, il gioiello svelato dopo un lungo restauro

Il primo progetto risale al 2008. I lavori hanno portato alla luce un ciclo di 19 dipinti occultati nell'Ottocento. L'immobile e il suo parco saranno affidati al Conservatorio e aperti al pubblico

A Riva è un momento atteso da tredici anni, quando è stato redatto il primo progetto di restauro. L'ex convento dell'Inviolata, con il suo splendido chiostro e il suo parco, sta per tornare a disposizione della città. 
Il cantiere da tre milioni, gestito dalla Provincia, tra le altre cose ha riportato alla luce un ciclo di dipinti dedicato a San Girolamo che era stato occultato nell'Ottocento. 
Costruito dai Madruzzo nel 1615, il convento è stato affidato prima all'ordine dei girolamini e poi ai francescani. Un passaggio che ha lasciato il segno soprattutto al primo piano, quello del dormitorio e del refettorio dove, spiega l'architetto Cinzia D'Agostino, cambiano i santi titolari e la loro veste, scurendola.
Danneggiato durante la Grande Guerra e semi-abbandonato per gli ultimi 50 anni, ora l'ex convento verrà gestito dal vicino Conservatorio, che garantirà l'apertura al pubblico del chiostro.
Un collegamento con la musica che i primi frati custodi avevano prefigurato già 400 anni fa, come si evince dai dipinti del refettorio.