A Rovereto i docenti di sei istituti imparano la scuola all'aperto

Il laboratorio di Outdoor education a Marco di Rovereto per coinvolgere i ragazzi in una innovativa modalità di apprendimento molto diffusa nei Paesi nordici

Con un filo d'erba si possono insegnare agli alunni le frazioni della matematica, le forme della geometria, gli aggettivi dell'italiano e l'acquerello dell'educazione artistica. 
Per imparare come farlo, e cioè per sfruttare la natura come ambiente di apprendimento, i docenti di sei istituti comprensivi si sono ritrovati a Marco di Rovereto per un laboratorio dell'innovativo progetto "Scuola all'aperto". 
Questa pratica pedagogica, già diffusa nel Nord Europa, ha molti vantaggi. "Permette ai ragazzi di apprendere attraverso i canali sensoriali e un contatto emotivo con le cose che vivono. Inoltre stimola la creatività e il pensiero divergente in alunni e insegnanti", spiega la formatrice Elisa Rao
Gli insegnanti delle scuole di Avio, Cavalese, Rovereto Nord, Trento 5, Trento 6 e Ladino di Fassa, hanno esplorato l'ambiente alla ricerca di spunti per le loro lezioni. 
La sfida ora sarà inserire questa pratica con costanza nella routine dell'insegnamento, sfruttando anche la ricchezza paesaggistica del Trentino. "Si può fare dappertutto e il nostro territorio è naturalmente vocato. Non si dovrebbe però intendere la scuola all'aperta come una replica esterna delle lezioni tradizionali", sottolinea Vito Rovigo, dirigente dell'istituto comprensivo di Avio, capofila del progetto