Con "Palazzi aperti" alla scoperta dei tesori nascosti di Rovereto

Grande successo per le visite guidate negli edifici storici meno conosciuti della città. Anche palazzo Betta Grillo, grazie al Touring Club Italiano, apre le porte ai residenti

Gli affreschi settecenteschi di palazzo Sbardellati, la storia della scomparsa "contrada del Malcanton" in San Marco, la loggia di palazzo Adami, le decorazioni di palazzo del Bene e le piante rare del giardino romantico di villa Todeschi. Sono solo alcuni dei dettagli che, grazie all'iniziativa "Palazzi aperti", questo weekend turisti e residenti hanno potuto scoprire a Rovereto. 
Numerose le adesioni alle visite guidate, con un apprezzamento particolare per palazzo Betta Grillo donato da privati al Comune nel 2017, visitabile da luglio grazie a una convezione con il Touring Club Italiano che lo apre al pubblico il primo e il terzo sabato di ogni mese. "Un tuffo nel passato unico, perché questo edificio è uno dei pochi in città che non ha mai subito restauri", ha spiegato l'ingegnere e guida Touring club, Andrea Frisinghelli
Tra i particolari artistici più salienti ci sono le tempere dedicate all'Orlando Furioso nel salone delle feste e il ciclo di tele sulla vita di Mosé nel salone di rappresentanza, ma anche il giardino, una piccola oasi verde in Santa Maria finora sconosciuta ai più.