Tutti contro il bypass ferroviario. Prima assemblea, dai comitati ai no tav

Assemblea molto partecipata: hanno preso parte tutte le anime critiche ai lavori, dalla circoscrizione centro storico ai radicali no tav

Le trivelle lavorano anche di domenica a sud di Mattarello per i carotaggi, protette da dispositivo di forze dell'ordine imponente, mentre pochi chilometri più in là nella Fly arena di Acquaviva per la prima volta si sono riunite tutte le realtà contrarie o che avanzano dubbi sull'attuale progetto di bypass ferroviario di Trento, dai comitati cittadini che chiedono di rivedere alcune criticità fino ai più radicali no tav completamente contrari all'opera.

Due grandi cantieri in città per anni, uscita della galleria tra le case a Trento nord, l'impatto sulla polveriera della ex Sloi con i suoi veleni sotterrati da 40 anni sono alcuni punti critici, ma soprattutto, per Claudio Geat presidente circoscrizione centro storico Piedicastello, lo è il mancato dibattito sul progetto.

Per Roberto Chiomento, comitato No tav Trento, l'opera non serve, basterebbe ammodernare la ferrovia attuale e aumentare le tariffe dell'A22. Ma soprattutto non servirà al progetto cittadino di interramento della linea passeggeri.