Trentino, la trota "fuorilegge" rischia di essere gettata via e di morire

Il problema risiede in una norma che dichiara la varietà più diffusa in provincia, la trota Fario, non autoctona

Migliaia di trote appena nate e altrettante uova che stanno per schiudersi nelle pescicolture trentine rischiano di essere gettate via e morire. Il problema risiede in una norma che dichiara la varietà più diffusa in provincia non autoctona.

E' un groviglio di norme, da una direttiva dell'Unione Europea fino alla carta ittica provinciale, passando per la legge finanziaria. Ma la trota, lei non lo sa. Il risultato è che, appunto, la varietà più diffusa e pescata del Trentino, la Fario, ora è fuorilegge. Mario Scalet, presidente dei pescatori del Primiero non ci sta.

La decisione ministeriale di recepire la direttiva europea habitat rischia di trasformarsi in un disastro per gli allevamenti. Come quello di San Colombano, vicino Rovereto, dove decine di migliaia tra uova e avannotti non possono essere liberati e rischiano di essere letteralmente buttati via.

Nel video il servizio di Danilo Elia.