Studenti europei in valle di Fassa per superare divisioni e confini

Per l'Europa di domani. Tappa trentina del progetto "scuole oltre le regioni e i confini" che coinvolge studenti e docenti di sette nazioni

A Pozza di Fassa, nell’arco di tre giornate, un laboratorio di educazione alla cittadinanza con la partecipazione di studenti e docenti dell’istituto FOS Marie Curie di Merano, del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Trento, della scuola secondaria Loreto Abbey Dalkey di Dublino, del Prva Gimnazija di Sarajevo, oltre alla scuola ospitante, la Scola Ladina de Fascia di Sen Jan di Fassa.

°L’incontro è avvenuto all’interno del progetto triennale “Schools Beyond Regions and Borders” (2021-2023), coordinato dal prof. Giuseppe Zorzi in collaborazione con la prof.ssa Daniela Ferrari, sotto la supervisione scientifica del prof. Michele Nicoletti e della dott.ssa Tiziana Faitini per conto dell’Università di Trento.

L’obiettivo del progetto, supportato inizialmente con apposita delibera della Giunta regionale del 2021, è semplice quanto ambizioso: produrre materiali e conseguenti piste tematiche sul terreno dell’educazione civica per poi metterli a disposizione in tre lingue su un apposito sito web, che sarà online a partire da ottobre.

Più in particolare, a Pozza si è iniziato a discutere della prefazione e dei contenuti di un Patto dei giovani per il futuro dell’Europa tra le scuole coinvolte nell’iniziativa.
Nel frattempo il progetto si sta sviluppando attraverso due momenti: uno riconducibile ad un pomeriggio mensile in cui esperti di varie nazioni espongono online in lingua inglese brevi ma aggiornate lezioni seguite da discussione; un secondo in cui i cosiddetti “contact teachers” delle varie scuole partecipanti elaborano una particolare tematica adattandola alle condizioni storiche e geo-politiche del proprio territorio.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, insieme alla vice-preside Marie Breen, è Niall Oman, docente di storia presso la scuola irlandese: “È estremamente importante che progetti di questo tipo possano continuare in futuro. È stato incredibile vedere le nostre studentesse lavorare insieme ai ragazzi delle altre scuole, conoscersi reciprocamente e avere una visione lungimirante per il futuro”.
La studentessa Robin Nash: “Ho aderito al progetto per pura curiosità e sono davvero felice di averlo fatto perché mi ha permesso di fare amicizia con ragazzi di vari paesi europei”. 
Sajra Kustura di Sarajevo: “Non dimenticheremo mai queste giornate, le persone che abbiamo incontrato e le conoscenze che abbiamo acquisito e costruito insieme”.
In questa direzione vanno anche le considerazioni espresse in perfetto italiano da Amela Beća, giunta a Pozza da Sarajevo insieme alla collega Maja Omerhodžić.

Sulla prospettiva europea vissuta a partire anche dall’approccio euroregionale della propria scuola, il Marie Curie di Merano, si sofferma, invece, la professoressa Alessandra Sambin, insieme alle sue studentesse Laura Ilmer e Marie Sophie Hillebrand, tutte e tre coinvolte nel lavoro svolto sul significato e le proposte legate alla parola chiave “Partecipazione”.
Il Sorastant dell’istituto ladino, Federico Corradini che, insieme ai docenti Silvia Murer e Thomas Zulian, ricorda come la minoranza ladina possa contare su una sensibilità particolare, al tempo stesso autonomista ed europeista, un’idea di ricchezza della diversità che la studentessa Nicole Lozzer ha ricondotto con freschezza e spontaneità all’immagine di un arcobaleno di colori.

Nel dare appuntamento alla plenaria di ottobre a Trento, il prof. Zorzi ha concluso sottolineando la necessità di non arrendersi al pessimismo e al cinismo, nemmeno in tempi di guerra nella stessa Europa.
L'evento è stato sostenuto dalla Regione, dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Trento e da UniTrento (Progetto MoSE, supportato dal programma Erasmus+ dell’Unione europea).
Gli sponsor regionali dell'iniziativa sono, invece, ISA, ITAS e Cassa Centrale, quelli locali il Comun General de Fascia e l’APT Val di Fassa, che in questa iniziativa ha visto una preziosa occasione per affermare l’importanza di un turismo sostenibile.