A scuola di ferrata a Monte Albano. "Prudenza, e guide per i principianti"
Come si sale in ferrata? Qual è l'attrezzatura giusta? A chi affidarsi per cominciare? A queste e altre domande hanno risposto guide alpine ed esperti di soccorso a Mori, di fronte a tanti appassionati riuniti dall'associazione Rifugi
di Francesco Maltoni
Anche per conquistare le vette più difficili si parte sempre dalle basi.
Guide alpine come Matteo Guardini e aspiranti scalatori si sono dati appuntamento alle pendici di Monte Albano. Incontro propiziato dall'associazione Rifugi del Trentino con Soccorso Alpino e altre realtà, per prendere confidenza con la roccia verticale.
L'inizio è in falesia, ma poco lontano attende la via ferrata, inaugurata nel 1976, che rimane una delle più complesse in regione anche dopo i lavori che l'hanno resa meno impervia. Ma i più giovani non si fanno spaventare
300 i metri di dislivello, con diversi punti esposti ripagati dalla vista sulla Vallagarina e le trincee della Grande Guerra. Ma niente distrazioni: "Attenzione a essere ben adeguati con la preparazione, con l'attrezzatura e avere un occhio di riguardo alla prudenza", ricorda Mauro Mazzola del Soccorso Alpino.
Guide alpine come Matteo Guardini e aspiranti scalatori si sono dati appuntamento alle pendici di Monte Albano. Incontro propiziato dall'associazione Rifugi del Trentino con Soccorso Alpino e altre realtà, per prendere confidenza con la roccia verticale.
L'inizio è in falesia, ma poco lontano attende la via ferrata, inaugurata nel 1976, che rimane una delle più complesse in regione anche dopo i lavori che l'hanno resa meno impervia. Ma i più giovani non si fanno spaventare
300 i metri di dislivello, con diversi punti esposti ripagati dalla vista sulla Vallagarina e le trincee della Grande Guerra. Ma niente distrazioni: "Attenzione a essere ben adeguati con la preparazione, con l'attrezzatura e avere un occhio di riguardo alla prudenza", ricorda Mauro Mazzola del Soccorso Alpino.