Gravi ma non in pericolo di vita i trentini salvati in Marmolada

All’ospedale Santa Chiara di Trento sono ricoverati quattro degli otto feriti recuperati. Il tempo trascorso e la dinamica dell’incidente lasciano poche speranze di salvare altre vite

Un uomo e una donna del vicentino (lei 51 anni, lui di 27) sono tra i feriti salvati in Marmolada e ricoverati nell’ospedale Santa Chiara di Trento, per entrambi le condizioni non sono gravi e sono ospitati nei normali reparti.1
Prognosi riservata ma per gli altri due feriti portati nel nosocomio trentino. Sono entrambi perginesi: una donna di 29 anni e un uomo di 33 anni operato a Bolzano e poi trasportato nella rianimazione di Trento.
“Il quadro clinico è buono” commenta il direttore della rianimazione Daniele Penzoper il momento non sono in pericolo di vita anche se non possiamo ancora sciogliere la prognosi”.
 
Poche invece le speranze di ricevere altri pazienti. Oltre al tempo, che in questi casi è fondamentale visto il rischio di ipotermia quando si rimane sepolti sotto la neve, anche la dinamica dell’incidente lascia pochi spiragli alla possibilità di ulteriori feriti.
Rispetto a una valanga classica qui abbiamo avuto una valanga di ghiaccio e rocce a forte impatto e quindi penso che siano poche possibilità” conclude Penzo
 
La macchina dell’emergenza
Una volta compresa la gravità della tragedia anche nell’ospedale Santa Chiara è stato attivato il protocollo di emergenza allertando tutte le strutture. Il primo passo capire le forze e i posti letto a disposizione in modo da coordinarsi al meglio con i soccorritori sul posto. Fondamentale il triage: la valutazione dei feriti in modo da distribuirli in base a tipologia e gravità alle diverse strutture.