Ruud Gullit mattatore al Sociale: "Il razzismo nel calcio c'è ancora"

Il campione olandese ha divertito e fatto riflettere il teatro, esaurito in ogni ordine di posto: "Oggi sono contento di vedere il Milan tornare a vincere. Per il Mondiale in Qatar dico Spagna"

Non solo un viaggio nel passato, ma una lezione di mentalità sportiva attualissima. Grandi applausi al Teatro Sociale per Ruud Gullit che ha riabbracciato Arrigo Sacchi, l'allenatore che lo prese campione e lo trasformò in leggenda.

Nel 1987 il suo arrivo sconvolse il campionato, tra le sue treccine e le sue progressioni. E oggi trasmette ancora la stessa energia lo stesso entusiasmo trascinante che dimostrava in campo.

A sessant'anni riconosce che nello sport si sono fatti passi avanti ma molto può ancora migliorare: "Il razzismo c'è sempre stato. Oggi però - racconta ai nostri microfoni - mi allieta vedere le squadre che decidono di abbandonare il campo quando a essere preso di mira è un loro compagno".

Tra tanti aneddoti e vittorie, dalle coppe ai compagni del passato - presente in platea Mauro Tassotti - uno sguardo anche al calcio di oggi che segue da commentatore sportivo per network internazionali: "Del Milan mi piace quando vince - ride - ma sono contento di vederlo tornare ad alti livelli anche in Champions League. Sul Mondiale in Qatar, dico SPagna"