Moscon, per il 2023 l'obiettivo è tornare protagonista

Intervista sulle due ruote per Gianni Moscon, il ciclista noneso che dopo un anno difficile punta in alto. "Non mi sono mai arreso", dice

Lo incontriamo sulla strada tra Italia ed Austria dove ormai vive da qualche anno: è qui che Gianni Moscon sta preparando un 2023 votato al riscatto.

Obiettivo numero uno lasciarsi alle spalle l'anno più nero della sua carriera segnato da una serie incredibile di sfortune, il covid19, la bronchite e poi le gambe che non giravano più. Fino a quell'immagine impietosa alla Planche de Belle Fille con Gianni che arriva spingendo la bicicletta a causa di un guasto meccanico, ma per tutti divenuta il simbolo della resa. Il tutto a causa di una infezione batterica nel sangue scoperta dopo numerose settimane grazie a una serie di analisi effettuate a Bologna. Poi la cura e finalmente il colpo di pedale che sembra tornare.

Ora davanti c'è il 2023: primo impegno il Tour Down Under in Australia, poi strade bianche, classiche delle Ardenne e molto altro. Ci riproverà alla Roubaix perché il sogno di arrivare per primo nel velodromo per Moscon non si è fermato alla foratura e alla caduta del 2021.

Vuole tornare a vincere come i suoi conterranei più illustri Moser, Fondriest, Simoni e come il trattore di Livo aveva abituato i tifosi prima in Sky e poi in Ineos. A 29 anni in questo ciclismo il trentino è già un veterano, un ciclismo che negli ultimi due/tre anni è cambiato completamente ma nel quale Gianni Moscon vuole tornare a essere protagonista.