Giochi da tavolo, "una passione che fa crescere e non crea dipendenza"

Più che una moda, un vero boom quello degli ultimi anni: in Italia il mercato vale 100 milioni di euro. A Trento l'associazione Volkan conta 300 iscritti e organizza eventi come "Lavis...in gioco"

Si può scegliere di essere guerrieri, costruttori di edifici, o imprenditori delle ferrovie. Tutto anche la stessa sera. Basta un po' di fantasia e la compagnia giusta, il mondo dei giochi da tavolo e di ruolo offre infinite possibilità. 

A Lavis diverse associazioni del territorio, guidate da Volkan Trento, si sono riunite in biblioteca, con il supporto delle politiche giovanili del Comune, per un evento dedicato al mondo del gioco intelligente, quello che non genera dipendenza ma solo tanta passione.

Quasi 300 gli iscritti per l'associazione guidata da Mattia Ferrari il cui principale scopo è la divulgazione. "Anche un po' la pandemia - racconta - ha dato una mano a rafforzare gli iscritti, però il gioco da tavolo sta tornando a essere un grande protagonista delle serate e dei pomeriggi".

Al tavolo c'è posto per tutti, senza alcuna distinzione. In Italia il mercato è in forte crescita, stimato in 100 milioni di euro con l'uscita di circa 800 nuovi titoli l'anno. Fanno da traino i classici vecchi e nuovi e gli eventi come le fiere specializzate

"Tutti a casa abbiamo il Monopoli e il Risiko - commenta Mattia - però come vediamo ci sono molte più proposte di quello che si pensa. Da quelli più leggeri per bambini più piccoli, poi abbiamo i pesi medi per chi ha provato qualche giochino e quelli più per esperti..."

"E' un momento di condivisione con gli amici, anche con persone nuove, realtà diverse", racconta una ragazza al tavolo. Per i più artistici è possibile ricreare in miniatura mondi reali o immaginari. L'associazione Asgard di Aldeno si dedica proprio a questa nicchia: "È un hobby per tutte le età chiaramente per dipingere in maniera più approfondita è importante qualche competenza in più quindi direi da 12 anni in su, per il gioco va bene tutte le età".

Al tavolo c'è sempre un sistema di regole, si impara a rispettarle fin da piccoli e ad accettare anche la sconfitta.