Un anno di vita in Trentino dopo la fuga dall'Ucraina

Il racconto di Vitalina, che con il marito e le figlie ha ricostruito la sua vita a Levico

Negli occhi di Vitalina il brutto sogno della guerra non è svanito.

Arrivata con le sue due bambine, Rada e Daniela, pochi giorni dopo l'invasione russa, ha trovato a Levico Terme una seconda famiglia, che l'ha accolta in casa. Ricorda come l'inizio non siastato facile.

Vitalina, giornalista in una tv locale di Chernihiv, città al confine con la Bielorussia travolta dalla primissima ondata dell'invasione, si è dovuta adattare. Ha lavorato prima in un bar, poi come aiuto cuoco in una pizzeria. Cinque mesi fa, poi, la felicità. L'arrivo di suo marito Igor, la famiglia di nuovo tutta insieme.

Oggi è festa, Daniela compie nove anni. Vitalina è felice che crescano qui. Il pensiero però va agli altri pezzi della famiglia lasciati in Ucraina, a cominciare dai suoi genitori, che vorrebbe poter rivedere.

La felicità di Vitalina, Igor, Daniela e Rada ha due angeli custodi. Rosa ed Enzo, quelli che Vitalina chiama la sua mamma e il suo papà italiani, sono loro che hanno aperto le porte di casa per ospitarli, ancora oggi. Un'esperienza che li ha cambiati, dicono.