Trento, l'intelligenza artificiale applicata alla sicurezza urbana

Il capoluogo tra i capifila della sperimentazione europea. Gli algoritmi analizzano in tempo reale immagini e voci raccolte dai sistemi di videosorveglianza. La ricercatrice Ricci: "Assicurata la privacy personale"

Dal controllo del traffico alla prevenzione della microcriminalità, fino alla gestione dei flussi di persone nei grandi eventi a rischio assembramento.

Occhi e orecchie elettroniche sono in funzione nelle piazze Dante, Duomo, Fiera, nel parcheggio Zuffo, nell'area di Santa Maria Maggiore a Trento.

Trento è tra le città capofila in Europa della sperimentazione dell'intelligenza artificiale a servizio della sicurezza urbana

Telecamere e microfoni, posti in diversi punti sensibili, trasmettono immagini e voci agli algoritmi per analisi che gli esperti definiscono "on edge", utili sia a trasferire informazioni in tempo reale alla polizia locale, ma pure ad affinare gli algoritmi stessi.

Informazioni incrociabili anche con l'analisi dei social network, sempre su base aggregata e anonima, come assicura l'informatica Elisa Ricci, docente dell'università di Trento e referente di Fbk, primo partner del Comune nel progetto.

Applicazioni destinate a divenire strutturali nel medio periodo negli auspici dei ricercatori, mentre l'Unione europea studia le regole per gestire la potenza di questi strumenti