Librai in assemblea a Trento. Settore in sofferenza anche per colpa del web

L'online è un concorrente spietato, ma i librai scoprono anche alleati nella rete, come i booktoker, influencer autori di recensioni spesso virali

Indipendenti o appartenenti a grandi catene, specializzate o generaliste, le librerie italiane soffrono, strette come sono tra l'aumento dei costi fissi e l'erosione dei margini di guadagno per i prezzi imposti dagli editori.

La fotografia emerge dalla 79esima assemblea nazionale dei librai di Confcommercio in corso a Trento, mille esercizi commerciali in Italia, di cui una quindicina in Trentino.

Un territorio, questo, in cui si sconta la fatica aggiuntiva di raggiungere il pubblico anche nelle valli più lontane. Ai librai sono arrivati dai social degli alleati insperati i booktoker, influencer che parlano di libri in recensioni spesso virali. Per il resto il web rimane un concorrente difficile da battere: per i piccoli le vendite online funzionano solo in casi specifici e prodotti di nicchia, come libri rari o antichi.

Nel servizio le voci di Paolo Ambrosini, presidente dell'Associazione librai italiani (ALI) e di Salvatore Rizzo, presidente della sezione provinciale