Urbanistica

Ciminiere ex Italcementi di Trento: si va verso l'abbattimento

Metterle in sicurezza costa molto, quindi l'ipotesi più plausibile è quella dell'abbattimento. E dall'area ex Italcementi - assicura il presidente di Patrimonio Trentino Andrea Villotti - nascerà la nuova Trento

Svettano a margine del quartiere di Piedicastello. Residuo di un'industria pesante fin nel cuore della città di Trento. Sono gli oltre 60 metri delle due ciminiere dell'ex Italcementi.

Simbolo di un passato industriale, di relazioni sociali intessute. Ma anche architettura che guarda al cielo, al pari di colonne e statue nelle dimore classiche - descrive con voce appassionata Manuela Baldracchi, presidente di Italia Nostra.

Le due strutture, proprietà di Patrimonio del Trentino, sono però deteriorate. Lo spiega Paola Dallago, ingegnere, che ne segue la sicurezza: "Sono particolarmente danneggiate internamente. E anche all'esterno sono evidenti le fessurazioni. Il fatto di non essere in uso dagli anni '70 le ha rese fragili".

Il costo di abbattimento è di circa 360.000 euro, la messa in sicurezza si aggirerebbe sui 7 milioni, considerato anche il valore del terreno di una fascia di sicurezza tutt'attorno che andrebbe comunque garantita.

Per questo Andrea Villotti, presidente di Patrimonio Trentino, ne prevede ormai l'abbattimento: "Non si tratta solo della limitata area dello sviluppo verticale delle due ciminiere, ma di tutta la zona circostante. Mantenere questi vecchi manufatti ne impedirebbe l'utilizzo".

E invece è proprio l'area Italcementi il cuore di un nuovo e innovativo sviluppo urbanistico della città: “Noi oggi vogliamo chiamare quest'area Nuova Trento perché qui partirà lo sviluppo futuro della città”.

Proprio su questo insiste Italia Nostra: se abbattimento deve essere, almeno avvenga nel contesto di un complessivo piano urbanistico per l'intero quartiere di Piedicastello che ad oggi - per l'associazione - manca.