Il Patt si allarga, entrano Progetto Trentino e Autonomisti Popolari

Alle elezioni di ottobre una lista unica a sostegno di Maurizio Fugatti. In primavera il congresso

Non un accordo elettorale ma un progetto politico di lungo termine: Progetto Trentino e Autonomisti Popolari si sciolgono e confluiscono nel Patt che aggiorna anche il suo simbolo. Garante dell'operazione il presidente della Provincia Maurizio Fugatti

Riuscire a mettere sotto un unico simbolo le varie anime dell'autonomismo che in qualche modo si erano divise è un grande valore aggiunto per la comunità trentina

Popolari e autonomisti insieme alle elezioni di ottobre con una lista su cui, spiega il segretario delle Stelle Alpine Simone Marchiori, si sta lavorando insieme, ma tenendo la barra dritta su un punto

La teniamo dritta su Maurizio Fugatti, per noi è l'unico candidato che può riunire la coalizione e può dare risposte al mondo autonomista, se non c'è lui non c'è questa coalizione

Una frecciata a Fratelli d'Italia, che ancora non ha sciolto le riserve. Siamo sereni e fiduciosi che l'accordo ci sarà, promette Fugatti, stesso concetto espresso dal presidente di Progetto Trentino Silvano Grisenti

Noi siamo convinti che possiamo fare una grande coalizione e siamo anche convinti che la prossima legislatura ci vedrà veramente impegnati ad affrontare bene quello che ci riguarda

Chi si gode il momento è Walter Kaswalder, nel 2017 espulso proprio dal Patt e ora tornato a casa

Acqua passata non macina più ed è così anche in politica, devo dire che per me è una grande soddisfazione, perché sono due anni che lavoro per far sì che il mondo autonomista possa presentarsi unito alle elezioni del 2023

Il nuovo soggetto politico prenderà forma ufficialmente nel primo congresso previsto nella prossima primavera.