Memoria

Covelo: la nuova piazza intitolata a Maria Cappelletti, né santa né regina

Era di fatto l'infermiera del paese, chiamata da tutti per le emergenze, in attesa arrivasse il medico. Un'eccezione in tutta Europa dove le strade (e piazze) intitolate alle donne sono rarissime

Interveniva sempre prima lei del medico, assisteva le gestanti aspettando la levatrice e spesso i bambini li ha fatti nascere. Era al fianco dei malati terminali.

E' Maria Cappelletti detta "Faiota", nata nel 1890 in una fazenda del Brasile, da emigrati trentini. Tornati poi presto alla terra di cui erano originari, Covelo, Valle dei Laghi. Più poveri di come erano partiti, ricordava spesso Maria.

Rosetta Margoni, dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, ne ha ricostruito la storia: "E' morta nel 1975 ed è ricordata ancora con tanto affetto da tutti. Quando poi ci sono state le assemblee frazionali per chiedere alla popolazione a chi intitolare la nuova piazza del paese tra le proposte è uscito il nome di Maria Cappelletti. Si sono trovati subito tutti d'accordo".  

La piazza è quindi ora intitolata a lei, donna, e né santa né regina. E per di più ragazza madre. Rischia purtroppo d'essere un'eccezione in tutta Europa, spiega il ricercatore di OBC Transeuropa Giorgio Comai: "In un progetto europeo titolato Mapping Diversity siamo andati ad analizzare circa 150.000 nomi di strade nelle principali città continentali scoprendo che oltre il 90% dei nomi di strada sono dedicati a uomini. le strade o le piazze dedicate a donne sono prevalentemente dedicate a figure religiose".

"Il quadro che è emerso dal nostro lavoro - aggiunge Comai - ben descrive il tipo di società che ereditiamo, quello che presentiamo e quello che continuiamo a presentare".

In Valle dei Laghi quindi una scelta in controtendenza rispetto a quanto rilevato nel progetto Mapping Diversity da Comai assieme a colleghi ricercatori, dalla Spagna alla Polonia.

Della nonna si ricordano ancora bene Alberta, Lucia e Maria, tre delle nipoti. C'erano anche loro, molto commosse, all'inaugurazione della nuova piazza. 

A suonare nella banda poi molti pronipoti di chi Maria Cappelletti ha accompagnato nella nascita o nella malattia. Hanno intonato pezzi di Michael Jackson. Una vitale commistione tra mondi diversi, tenuti però assieme dal senso di comunità della Faiota.