Monte Bondone

I bambini di frontiera nel docufilm di Emanuele Gerosa

L'istituto Alcide De Gasperi accolse, fra il 1957 ed il 1996, i figli degli emigrati meridionali che andarono in Germania a lavorare. Storie di dolore e lontananza

Una pagina di storia della città di Trento che in pochi conoscono. Affrontando le curve della strada che conduce sul Monte Bondone si intravvede ciò che rimane dell'Istituto Alcide De Gasperi. 

Vetri rotti, muri imbrattati da scritte, caduche tapparelle, rimane l'anima ormai sgangherata dal tempo e dalle intemperie a fare da cornice, in tutta la sua drammatica umanità, alla memoria dei bambini che qui hanno trascorso molti anni della loro infanzia.

Erano, i figli degli italiani emigrati in Germania, la maggior parte dal Meridione. “Bambini di frontiera” li ha definiti il regista trentino Emanuele Gerosa che nel suo docufilm ha dato voce ad alcuni di questi ex bambini che, per molti anni, hanno vissuto fra le mura dell’Istituto. 

Bambini lontani da casa ma anche dai genitori che per lavorare, erano emigrati in Germania o in Svizzera. E' la storia documentata di uno dei cosiddetti istituti di frontiera che hanno ospitato questi bambini offrendo loro una educazione in lingua italiana. “I genitori non li potevano portare con se e comunque - spiega il regista - ci sarebbe stato un problema linguistico misto al desiderio, dei genitori, di dare loro un'educazione italiana.”

Sono testimonianze e racconti che riportano nella storia della città una realtà ancora poco conosciuta e che per Gerosa "diventa estremamente contemporanea per ricordare come fossimo noi, sino a poco, ad emigrare.”