"I lavori in Austria sul ponte Lueg sfavoriranno l'economia a sud del Brennero"

All'allarme di grossisti e trasportatori di Confcommercio Trentino, si uniscono gli operatori turistici: "Intervengano Euregio, Roma e Bruxelles"

Atteso entro inizio 2025, il cantiere sul viadotto austriaco Lueg per almeno due anni dimezzerà le corsie e raddoppierà le code su tutto l'asse a sud del Brennero.

Uno snodo da cui si stima passi il 15% dell'import/export regionale e almeno il 30% dei turisti diretti in Alto Adige e Trentino, con rischi severi per l'economia locale e italiana.

A lanciare l'allarme le federazioni di autotrasportatori e grossisti di Confcommercio Trentino con gli operatori turistici.

Necessario, dicono, un intervento sull'Austria con iniziative coordinate tra province autonome, Euregio, Roma, Bruxelles.

Prima soluzione tampone ipotizzata dal presidente Fai Conftrasporto Trentino, Andrea Pellegrini, rimuovere le limitazioni notturne ai tir per evitare, sostiene, decine di chilometri di colonne.

Rallentamenti che avrebbero effetti particolarmente pesanti sul turismo nel Garda, secondo il presidente dell'Apt Silvio Rigatti.

Altro timore, i riverberi sulla viabilità interna, con disagi per gli spostamenti quotidiani di chi vive in Trentino e in Alto Adige.