Il taglio di 25 centesimi al litro delle accise sul gasolio, paradossalmente, sta danneggiando le imprese dell'autotrasporto, in particolare a quelle che più hanno investito in mezzi a minore impatto ambientale. E' la denuncia di Cna Fita Trasporti, per voce della responsabile Marina Gasparri: il taglio non porta benefici reali alle imprese che utilizzano mezzi pesanti almeno Euro 5 a causa di un meccanismo tecnico legato al recupero delle accise. Oltre ai correttivi, perciò, Cna chiede soprattutto rassicurazioni sul fondo di 500 milioni di euro stanziato a sostegno dell'autotrasporto con il decreto Ucraina. Dalla vice ministra Bellanova è arrivato l'impegno a destinare quei fondi proprio a chi è rimasto escluso dagli effetti del taglio al prezzo del gasolio, e quindi alle imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli Euro 5 ed Euro 6 oltre le 7,5 tonnellate Le risorse stanziate dal governo sono consistenti - conclude Cna - ma il rischio chiusura che corrono le imprese è troppo alto. Vanno perciò rese immediatamente disponibili e l'appello al governo è che continui a vigilare contro le speculazioni sul prezzo del carburante
Danneggiati dagli sconti sul carburante
La denuncia degli autotrasportatori di Cna: chi ha investito su mezzi a basso impatto ambientale non trae benefici dalla misura del governo

Protestano gli autotrasportatori