Rallenta l’aumento dei contagi in Umbria, ma sale invece il numero delle persone costrette a ricorrere al ricovero ospedaliero: i pazienti Covid nei reparti ordinari sono saliti a quota 203 (erano 195 nella precedente rilevazione), con sforamento della soglia del 15 per cento in area medica. L’inversione di tendenza rappresenta un piccolo segnale di allarme che conferma come, a una settimana dalla fine dallo stato di emergenza, non si possa parlare di uscita dalla pandemia. Resta, però, stabile il dato delle terapie intensive, a conferma dell’impatto più leggero in termini di malattia grave della variante Omicron e della sottovariante Omicron 2, prevalente in Umbria, grazie soprattutto alle vaccinazioni che in Umbria sono all’86 per cento, dato superiore alla media nazionale. Due nuove vittime portano a 1782 il numero complessivo dei morti dall’inizio della pandemia. Anche il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe evidenzia la frenata nell’impennarsi dei contagi: sempre in aumento, ma soltanto del 17 per cento negli ultimi sette giorni, rispetto all’incremento record del 70 per cento della settimana precedente. Perugia e Terni restano rispettivamente al terzo e al quarto posto in Italia per numero di incidenza di casi ogni mille abitanti.
Rallenta l’aumento dei contagi in Umbria
Perugia e Terni restano rispettivamente al terzo e al quarto posto in Italia per numero di incidenza di casi ogni mille abitanti.

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