La Guardia di Finanza di Perugia ha sequestrato beni per 640mila euro a un'impresa operante nel settore dei trasporti di merci su strada, il cui amministratore è indagato per aver utilizzato in compensazione crediti di imposta inesistenti ed aver omesso il pagamento dell'Imposta sul valore aggiunto. Il provvedimento, disposto dal Gip, riguarda denaro, partecipazioni sociali, beni mobili e immobili. L'operazione parte da un controllo fiscale, avviato nel dicembre dello scorso anno, dal quale è emerso che i costi rilevanti ai fini della determinazione del credito d'imposta erano stati sostenuti dalla società, nel 2017 e nel 2018, per lo svolgimento di operazioni ordinarie e per il pagamento degli impiegati amministrativi, commerciali e magazzinieri e non, come previsto dal legislatore, per l'acquisizione di conoscenze o capacità tese all'implementazione di prodotti, processi o servizi innovativi. Secondo la guardia di finanza il credito, ritenuto inesistente, in quanto privo dei presupposti costitutivi, è stato utilizzato in compensazione negli anni 2019 e 2020, per un ammontare complessivo di oltre 380 mila euro. E' stato inoltre constatato il mancato versamento dell'Iva, per più di 260 mila euro, in relazione al periodo di imposta 2018.