L'Unione dei Comuni delle Terre dell'Olio e del Sagrantino ha chiesto un incontro alla presidente della Regione Tesei per riconsiderare il progetto di adduzione dell'acqua proveniente dalla diga Casanuova sul Chiascio, a Valfabbrica. "Dopo 60 anni - scrive Bernardino Sperandino a capo dell'Unione - vedrà la prima erogazione nel 2026 ma non più a vantaggio dei territori della Valle umbra sud bensì del Trasimeno. Il progetto - spiega - originariamente prevedeva di portare l'acqua a scopo irriguo nei comuni di
Cannara, Bevagna, Montefalco, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto". L'Unione contesta così la scelta di collegare la diga ad un sistema di interconnessioni che coinvolgerà tutta la regione. Un progetto che sta andando avanti a step con i finanziamenti del Pnrr e che riorganizza la gestione di complessiva di invasi e condotte.