Era la cassiera di una banda di albanesi e Perugini che spacciava cocaina in tutta la città. Soggetti che - secondo la procura di Perugia - sarebbero stati connessi ai calabresi imputati nel processo Quarto Passo, che vuole far luce su presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Umbria. La donna, 39 anni, di Perugia, ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione . Ma ora, da collaboratrice di giustizia, ha un ruolo ancora più importante nel processo, soprattutto per i capi d'imputazione legati al possesso e allo spaccio di stupefacenti. Nella sala degli affreschi, in questi minuti, sta confermando tutto: lo spaccio di cocaina in mano ad albanesi e perugini, tra i quali figura anche l'ex compagno. Contro il quale la teste si è costituita parte civile perché per anni l'avrebbe minacciata e picchiata ripetutamente, fino a farle perdere il bambino. Ascoltati stamattina anche altri due testimoni per il filone che riguarda le presunte infiltrazioni della cosca calabrese Farao Marincola nel tessuto economico perugino, attraverso estorsioni, minacce e incendi ai danni di esercenti e gestori del capoluogo. 61 in totale i capi di imputazione nel processo quarto passo che vede imputate oltre 50 persone.
Quarto passo: in aula la supertestimone
Nuova udienza del processo sulle presunte infiltrazioni mafiose in Umbria. Oltre cinquanta gli imputati a vario titolo
tribunale perugia